Titolo originale: "Ruuju no Dengon! (Il messaggio col rossetto!)"

Pubblicazione (tankōbon): 15/02/1986 (Giappone), 01/06/1993 (Italia)

Madoka è appena uscita dalla doccia e si sta asciugando i capelli davanti allo specchio; intanto, ripensa a quanto le diceva prima sua madre, circa la proposta di iscriverla ad una High School americana, idea che lei non riesce a prendere nemmeno in considerazione, e la cui ragione la madre non riesce a comprendere. Madoka finisce di prepararsi ed esce di casa, lasciando prima un messaggio scritto con il rossetto sullo specchio:" Arrivederci, grazie di tutto. Madoka". Nel frattempo, Kyosuke è solo a casa, abbandonato per l'ennesima volta dal padre e dalle sorelle, e si sta mangiando una porzione di ramen, rimuginando tra sé e sé che non sarebbe male se venisse Madoka. Il campanello suona proprio in quel momento, ma non è la ragazza, bensì Komatsu, che lo convince ad uscire insieme. Pochi secondi dopo, Madoka fa la sua comparsa davanti alla porta di Kyosuke, ma ovviamente non trova nessuno. Al bar, Kyosuke e Komatsu ascoltano una coppia di genitori preoccupati per la fuga da casa della propria figlia; prima di uscire e salutare l'amico, Kyosuke pensa per un momento di avere già visto da qualche parte il viso dell'uomo. Arrivato a casa, Kyosuke è sorpreso nel trovare Madoka davanti alla porta, vestita come se dovesse partire per qualche luogo. Madoka lo sorprende ancora di più quando gli dice che quella notte si fermerà a dormire da lui, visto che è a casa da solo, ma poi finge di avere scherzato! In compenso, la ragazza si offre di preparare la cena, per la felicità di Kyosuke, che si immagina la scenetta di loro due sposini innamorati. Si scopre a tavola che Madoka non scherzava affatto sulla possibilità di dormire da lui e Kyosuke, anche se un po' preoccupato, accetta volentieri di accoglierla, anche se finisce subito con lasciarsi andare a pensieri più o meno osceni. I due vanno a letto, ma nessuno riesce a prendere sonno e, infatti, poco dopo Madoka apre la porta della camera di Kyosuke facendolo a dir poco sussultare per l'emozione. (continua)